IL 29 LUGLIO 2020
SONO STATI INAUGURATI I DUE GRANDI DIPINTI
DA ME ESEGUITI
PER LA SPLENDIDA SALA CONSILIARE
DEL COMUNE DI SENIGALLIA.
TITOLO DELLE OPERE:
“SENIGALLIA: IL MARE, LA TERRA”.
LE OPERE, DI GRANDE PRESTIGIO
E DI NOTEVOLI DIMENSIONI,
EVOCANO I TEMI RAPPRESENTATIVI LA VITALITA’
DELLA CITTA’ DI SENIGALLIA.
Mercoledì 29 luglio 2020, durante il Consiglio Comunale, sono stati inaugurati i due grandi dipinti, realizzati dal maestro Andrea Ippoliti per la sala Consiliare. Titolo delle due opere è: “Senigallia: la Terra, il Mare” , a voler esaltare la laboriosità dei cittadini senigalliesi che si manifesta in questi ambiti complementari fra di loro.
I due dipinti, posti sugli scranni dei Consiglieri, donano nuova luce all’intera Sala, suscitando una rinnovata consapevolezza verso le bellezze della nostra città.
Le opere mostrano gli elementi naturali e architettonici di Senigallia, attraverso il linguaggio visivo della evocazione, fatta di segno e di colore. Scopo dell’artista infatti non è stato tanto quello di riprodurre fedelmente gli elementi ma di evocarli, inondandoli di una luce metafisica attraverso il sapiente uso del chiaroscuro.
L’impianto geometrico delle opere, ispirato al soffitto a cassettoni di Palazzo del Duca, fa sì che i due grandi dipinti “dialoghino” in una simmetria di forme, rispecchiandosi l’uno nell’altro, a significare che l’unione delle virtù umane esercitate in Terra e nel Mare, conducono al progredire della città.
Nel dipinto dedicato alla Terra domina l’intensa prospettiva di Piazza Garibaldi, in cui la Filanda accoglie il suo punto di fuga. La luce inonda la piazza e quanto la circonda, creando un’atmosfera che rimanda a La città ideale di Urbino e a le piazze di De Chirico. Questa esalta la laboriosità della cittadinanza che lascia la sua saggia impronta attraverso le opere architettoniche. Attorno vi ruotano elementi architettonici e simbolici a testimonianza della storia della città e del territorio circostante.
Nel dipinto dedicato al Mare l’osservatore guarda verso il Conero, per cui la Rotonda ancorata con il suo lungo pontile si mostra nella sua centenaria e attuale forma, illuminata come un attore su un palcoscenico di mare blu cobalto e di sabbia ancora bagnata dalla mareggiata appena conclusa. Mare e spiaggia sono accarezzati da una luce solare radente che allunga le ombre alle onde e alle conchiglie. La Rotonda illuminata, salda sui piloni, rappresenta l’operosità della cittadinanza che sul Mare poggia le sue fondamenta, si affaccia e lo solca. Corre sulla destra la linea prospettica degli alberghi e delle morbide colline, che osserva il mare nel suo dolce rimescolarsi. Attorno ruotano gli elementi simbolici e storici che al Mare rimandano e che l’occhio vorticosamente trova.
Le due scene centrali sono sostenute da festanti putti alati nell’atto di suonare la tromba, chiara citazione dei putti che reggono lo stemma di Guidobaldo della Rovere, sempre nel Palazzo del Duca. I colori impiegati sono stati preparati personalmente dal pittore per la maggior tavolozza di colori possibili ed è stato, inoltre, applicato oro e argento in foglia per donare la necessaria quota di luce all’interezza di ogni singola immagine.
Le opere, iniziate lo scorso anno, appartengono ora alla cittadinanza, consegnate dopo un periodo di pandemia, come sovente è accaduto per opere artistiche del passato, a significare il vigore e la vitalità oltre il timore e il pericolo.
Un ringraziamento va rivolto alla BCC di Pergola e Corinaldo per il contributo alla realizzazione delle opere.