Nel 2001 viene celebrato a Senigallia il cinquecentenario della morte di Giovanni della Rovere: questa data segna il punto di arrivo di lunghe ricerche storiche, e di partenza per il progetto denominato “le terre del Duca” che culmina nell’Aprile del 2004: le città appartenenti al granducato di Urbino, ( Senigallia, Pesaro, Urbino, Urbania ) aprono un’importante mostra dedicata alla famiglia Della Rovere . Tra il 2001 e il 2003 Andrea Ippoliti riflette a lungo su come questa riscoperta delle radici storiche, così presenti nella sua città di Senigallia, potesse ispirarlo: mette in atto, quindi, una serie di progetti volti a mettere insieme storia locale e alto artigianato artistico. L’attenzione è stata attratta dalle decorazioni che i fratelli Zuccari dipinsero nel soffitto a cassettoni di Palazzo del Duca a Senigallia. Il recente restauro mostrò allora, e per sempre, la freschezza e la bellezza dei decori. Così i decori del soffitto sono divenuti fonte di ispirazione per i seguenti progetti di cui Andrea Ippoliti è stato ideatore e promotore.
Copie dei lacunari e delle lesene del soffitto
Andrea Ippoliti realizza copie dei singoli lacunari o delle lesene o di alcuni loro particolari. Viene utilizzata la stessa tecnica che i fratelli Zuccari usarono all’epoca, cioè tempera all’uovo su preparazione a gesso e cornici in foglia oro 24k a guazzo.
Maioliche recanti le allegorie dei lacunari.
Le ceramiche prodotte ai tempi dei Della Rovere provenivano dall’antica Casteldurante, l’attuale Urbania. E’ stato più che ovvio rivolgersi ai valentissimi maiolicatori di Urbania per far eseguire splendide maioliche. Il ceramista Silvio Biagini, basandosi su alcune foto proposte da Andrea Ippoliti realizza maioliche recanti le allegorie presenti nel soffitto di palazzo del Duca.
La carta dei Della Rovere
Su quale carta scrivevano i Della Rovere? Sicuramente su quella prodotta a Fabriano. Coinvolgendo il restauratore della carta Enrico Fanesi di Senigallia, ci siamo rivolti alla ditta Artem di Fabriano. Dal maggio 2004 proponiamo al pubblico carta fatta a mano recante la filigrana della Quercia dai frutti d’oro. I disegni preparatori per le filigrane sono stati eseguiti da Andrea Ippoliti.
L’oreficeria
Sempre partendo dal soffitto di Palazzo del Duca e prendendo in esame alcuni particolari, l’orafa Lucia Gobbetti ha eseguito alcuni gioielli ( spille, pendenti, collane) la cui forma allude in modo molto chiaro ai decori.
Il pane del duca
Nell’intento di dedicare a Giovanni Della Rovere un pane, Andrea Ippoliti ha coinvolto il maestro panificatore Tonino Minardi di Senigallia. Dall’Agosto 2004 è offerto al pubblico, presso il panificio Minardi il “Pane del Duca”, unico nel suo genere: farina biologica, lievitata con pasta madre e cotto in forno a legna. Prima della lievitazione, la pasta viene timbrata con uno stampo, eseguito a mano da Andrea Ippoliti, che riproduce la Quercia dai frutti d’oro, con le scritte IO DUX – IO PRE ( Giovanni condottiero – Giovanni prefetto) . Questo pane ha vinto la selezione italiana indetta dal Prosciutto di san Daniele per festeggiare i 50 anni della sua produzione. Il pane può essere acquistato presso il panificio Tonino Minardi, via Montello, 6 a Senigallia tel. 97163404. Non è in vendita il lunedì.
Le roverelle
Sempre in occasione della mostra del 2004 sui Della Rovere, ho coinvolto la pastaia Serenella Ventura di Senigallia per la creazione di un “raviolo” dedicato ai Della Rovere. Nascono così “le roverelle”, una pasta all’uovo ripiena la cui forma è quella della foglia del rovere. Andrea Ippoliti ha preparato il primo stampo che ha consentito di produrre le prime roverelle: verificato che tutto andava bene, da allora sono in produzione. Il ripieno è composto da un impasto di ricotta bovina con tartufo nero, provenienti dalle terre dell’ex Granducato. Le roverelle sono acquistabili presso la pasta fresca “ La sfoglia” via Portici Ercolani,15 a Senigallia tel. 071.63986