Da quasi 30 anni mi occupo ( anzi sono innamorato) di restauro di manufatti artistici che l’uomo negli ultimi secoli ha prodotto nei vari materiali e secondo i diversi stili.
Tra questi materiali rientrano tutte le produzioni artistiche che sono passate attraverso almeno una cottura in forno a 900 gradi, comunemente definite con la parola “ceramica” che dice tutto e nulla identifica.
Il restauro della ceramica rappresenta per la mia attività di restauratore una parte molto importante e caratterizzante, soddisfacendo la clientela proveniente dalle diverse parti.
Aver esercitato l’arte del vasaio per molti anni (ho svolto il ruolo di insegnante presso il corso di ceramica del Comune di Senigallia, in provincia di Ancona), aver collaborato per circa 8 anni con il ceramista Amaranto Franco, essere stato allievo fino alla sua morte del caro maestro scultore Romolo Augusto Schiavoni, essermi diplomato presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze in scultura, sono la base che mi ha permesso di confrontarmi con i diversi materiali costitutivi delle ceramiche e di quelli necessari al suo restauro.
In tutti questi anni, miei clienti per il restauro della ceramica sono stati privati ed antiquari provenienti dal centro-nord Italia, i quali sono usciti dal mio studio sempre molto soddisfatti, sia per la qualità del lavoro che per il prezzo.
“MODUS OPERANDI”
Ho sempre accettato la sfida di restaurare qualunque manufatto ceramico che mi è stato proposto dalla clientela riassumibili nel seguente elenco: terrecotte, maioliche, maioliche con terzo fuoco, maioliche con lustro, gres, porcellane in biscuit, porcellane smaltate.
Parallelamente mi sono anche confrontato con il restauro di: opaline, vetro, pietre preziose, pietre, marmi.
Le problematiche risolte vanno dalla semplice sbeccatura al riassemblaggio di anche 30 pezzi per un piatto decorato; dal completo rifacimento di un piede all’esecuzione di complicati serpentelli.
La qualità del restauro garantisce: la non modificazione nel tempo dei materiali e dei collanti utilizzati, la resistenza alla luce per i colori utilizzati per il ritocco, la resistenza agli agenti atmosferici (quando richiesto).
Non mi sono mai tornati indietro clienti a lamentarsi per un qualsiasi motivo. Mi è capitato di restaurare per la seconda volta (per nuova rottura accidentale) pezzi già restaurati da me anche 15 anni prima, verificando positivamente quanto garantisco sopra.
FINALITA’ PERSEGUITE
Le finalità che perseguo per il restauro della ceramica sono: l’eliminazione di tutti gli interventi di precedenti restauri e il sapermi fermare quando questo compromette il pezzo, l’attenzione, in fase di demolizione, al materiale e agli smalti originali, la scelta del giusto collante in base alle forze d’inerzia da sopportare e al materiale ceramico, la pulizia con sistemi e liquidi che non intacchino in nessun modo materia e smalti e non lascino residui nel tempo, la scelta di materiali per il restauro di prima qualità, presso i più importanti rivenditori specializzati italiani con particolare attenzione allo studio delle schede tecniche, il pressoché nullo inserimento di perni metallici all’interno dei materiali, il ritocco pittorico, per il restauro estetico, che vada a sovvrapporsi il meno possibile sugli smalti originali.
Scopo ultimo è restituire la necessaria stabilità strutturale del pezzo e il giusto godimento estetico: questo è quanto normalmente la clientela chiede.
Se la clientela chiede di soddisfare i moderni principi ispiratori di qualunque attività di restauro, tutte le attività prima elencate andranno calibrate per realizzare un restauro che: sia il più possibile reversibile e che non intacchi in nessun modo le parti originali, utilizzi colori reversibili e stabili, in sotto tono al fine di identificare l’intervento, la non arbitraria ricostruzione di parti mancanti, una solida documentazione fotografica ed una esaustiva relazione finale dell’intervento effettuato.
Andrea Ippoliti
> Approfondici il tema del restauro ceramica e guarda i lavori che ho realizzato.